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    Enciclopedia del Mistero e dell'Impossibile



   STORIE INCREDIBILI

............................                                    STORIE INCREDIBILI

 




   LEGGENDE
   METROPOLITANE













Segue un elenco di fatti casuali che appaiono misteriosi ma spesso
sono solo dicerie ripetute a vanvera o eterne credenze del pensiero umano



L'Autostoppista Fantasma

Un uomo dà un passaggio a una bella ragazza. Il viaggio è segnato da brevi discorsi della donna. Lei scende, dopo aver lasciato qualche notizia di sè. Poco dopo, lui trova un oggetto di lei e la cerca per restituirlo. Scopre che la donna è morta da anni

E' quasi un sogno erotico e unisce amore e morte
E' solo leggenda, ripetuta in circa 3000 comuni italiani



Morta di paura

Per scommessa, una ragazza penetra in un cimitero, di notte. Deve lasciare un segno della sua visita ai morti; deve piantare un paletto nel terreno e involontariamente si incastra in una tomba. Crede di essere trattenuta dall'Oltretomba. La mattina dopo viene trovata esanime, morta per la paura

La storia è vecchia e addirittura risale al Medioevo rappresentando la paura
della morte come possibile causa della morte stessa



Foto di Fantasmi

Ce ne sono tante, ma è difficile credere che siano vere apparizioni. Spesso, si tratta di fotomontaggi. In altri casi sono effetti fotografici non voluti ed ottenuti in buona fede. Un classico gioco dello spettro (del fantasma o della luce) è una nube fumosa spesso generata da una sigaretta accesa




Satana sulle Torri Gemelle

Il fumo dell'esplosione descrive il volto di Satana. C'è il diavolo dietro l'attentato o c'è il vizio di prendersela sempre con lui?

In più nel caso delle Twin Towers qualcuno vide all'opera gli UFO, come sempre tirati in ballo in occasione di fatti strani.

La figura di Satana è chiaramente un effetto ottico








LEGGENDE, ma non troppo



Il Mostro di Loch Ness

Per secoli, la gente della zona ha sacrificato piccoli animali alle voglie del signore delle acque.

Vorace, pericoloso e gigantesco, Il Mostro di Loch Ness ha rappresentato un mito di sapore arcaico, tra i nascondigli sommersi del più grande lago della Scozia. Poi, negli anni Trenta del Novecento, la leggenda si trasforma in fenomeno paranormale.

Quello che gli abitanti delle Highlands scozzesi avevano sempre chiamato Kelpie (che vuol dire spirito maligno dell'acqua), viene ribattezzato in tempi recenti con il nome più confidenziale di Nessie.
Sono diversi i racconti di esperienze di contatto con il gigante del lago. In molti, soprattutto nel 1933, dissero di aver visto un essere gigantesco nuotare e poi immergersi nelle profondità del lago.
Sempre lui, il mostro di Loch Ness è descritto come una specie di dinosauro: corpo largo, collo lungo, testa piccola. Varie foto documentano ancora l'esistenza di uno strano animale nel 1934, ma sono tante le accuse di falso.

Eppure, in una foto scattata dal tenente colonnello Wilson e pubblicata dal Daily Mail non si trova alcun segno di manipolazione.

L'interesse per Nessie riprende negli anni Cinquanta e Sessanta, quando si creano autorevoli gruppi di studio sull'attività del mostro. Nel 1966 un centro di ricerca della Royal Air Force's accerta che un filmato del 1960 riproduce effettivamente un grosso essere animato sul profilo del lago.
Tra il '68 e il '75 i sonar captano anche rumori di animali nell'acqua.
Seguono ricerche dell'Università di Harvard e di altri istituti scientifici. Non ci sono certezze, ma il dottor McGowan (paleontologo di Toronto) parla di un animale realmente esistente. Qualche zoologo fa riferimento ad un discendente dei plesiosauri, giganti marini ufficialmente estinti 70 milioni di anni fa e forse sopravvissuti in Scozia per un progressivo adattamento alla vita in acqua dolce. Il fenomeno non è raro in natura: ad esempio in Africa, dove gli squali si trovarono a vivere in un lago, in una zona un tempo unita al mare.

Ma come è arrivato il mostro nella sua grande vasca d'acqua dolce? Non è venuto di recente, ma probabilmente è lì da sempre, intrappolato da movimenti geologici che circondarono un braccio di mare e lo trasformarono in un lago.



Se Nessie esiste veramente ed è un animale preistorico
in Scozia Jurassic Park non è soltanto un film




La Maledizione del Faraone

21 morti in totale. Tutta gente che aveva avuto a che fare con l'apertura della tomba del Faraone e il ritrovamento della mummia di Tutankhamon. Tra questi anche due ragazzi, travolti dal carro funebre, durante il corteo per la morte di Lord Westbury, segretario del famoso Carter durante gli scavi che avevano portato all'apertura del sarcofago.

La leggenda non smise di allargarsi da quel 1923 che aveva portato all'importante scoperta archeologica. I collegamenti con il sonno turbato del Faraone si moltiplicarono.

Addirittura la Maledizione dell'Antico Egitto - disse qualcuno - avrebbe colpito ancor prima degli scavi di Carter e Lord Carnavon. Si ripensò al Titanic e al nervosismo del comandante, incomprensibile per un vecchio lupo di mare, poco prima dell'impatto con l'iceberg. La spiegazione starebbe nel fatto che il transatlantico trasportava una mummia egiziana.

Unguenti mortiferi - a noi sconosciuti - impregnavano le bende sepolcrali dei potenti d'Egitto o qualcosa rende radioattivi gli involucri funebri?

Più semplicemente si continuò a credere alla Maledizione e alla frase sinistra che si sarebbe trovata all'ingresso del sepolcro: 'La morte colpirà immediatamente chi disturberà il sonno del faraone'


L'idea del Maleficio del sepolcro violato è tornata una trentina di anni fa, in una situazione molto lontana dalle sabbie del deserto.

Stavolta la Maledizione della mummia viene da un ghiacciaio.
Dal 1991, anno del ritrovamento di un uomo detto Otzi o Uomo di Similaun (defunto 5000 anni fa) sono morti: il medico legale che studiò per primo il corpo ibernato, Kurt Fritz che trasportò il cadavere (l'alpinista morì nel 1993 per una valanga), l'operatore televisivo che filmò l'evento del ritrovamento e, infine, Simon Helmut, colui che avvistò Otzi nel suo sepolcro di ghiaccio dell'alta Val Senales.

In entrambi i casi, - in Egitto come in Europa - la vendetta del defunto sembra esserci, ma la questione cambierebbe aspetto se, invece di contare i morti, si cercassero i superstiti.

Nel caso di Tutankhamon si descrivono le morti per malaria, incidente o suicidio improvviso ma ci si dimentica di dire che Howard Carter, il principale protagonista della ricerca morì per ultimo, 16 anni dopo l'apertura della tomba.


Eppure era stato lui il primo
a disturbare il sonno del Faraone

 


 

 














 
 

 






TUTANKHAMON

Faraone d'Egitto
nel 1300 a. C.