La Macchina del Tempo esiste veramente

 
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Nel 1972

La Domenica del Corriere dette la notizia dell'invenzione - avvenuta alcuni anni prima - della Macchina del Tempo: non un veicolo per viaggiare nel passato o nel futuro, ma un monitor - detto cronovisore - capace di vedere eventi passati. Seduti in poltrona si potrebbe stare a guardare ad esempio la vita di Gesù; non quella ipotizzata da Corrado Augias nella trasmissione 'Enigma', ma quella vera. 'La storia siamo noi' di Gianni Minoli diventerebbe 'Noi siamo nella storia'.

 

La strategia del silenzio

Dopo il grande clamore iniziale non si parlò più di questa straordinaria invenzione, opera di padre Pellegrino Ernetti, un monaco benedettino residente a Venezia e noto anche come esorcista, musicologo e scienziato. Il primo studio sarebbe stato compiuto con l'aiuto di Enrico Fermi e Werner Von Braun. Ernetti aveva rilasciato subito varie interviste sulla sua sconvolgente scoperta basata sul principio: la materia lascia sempre una traccia e una scia del suo passaggio. In pratica, figure e suoni della vita proiettano un'impronta indelebile nello spazio eterno dell'Universo. Successivamente, il sacerdote-scienziato che anticipa di 30 anni la figura di Leonardo Vetra del romanzo 'Angeli e demoni' di Dan Brown, tacque fino alla morte, avvenuta nel 1994.

 

Il nuovo mistero del Vaticano

L'argomento tornò in discussione nel 2002, quando il teologo francese Francois Brune - che aveva conosciuto bene Ernetti - pubblicò il libro dal titolo 'Le noveau mystère du Vatican' (Il nuovo mistero del Vaticano) in cui si parla del sequestro del cronovisore e della segretissima custodia in ambienti conosciuti soltanto dalle più alte sfere del Vaticano. Il tutto sarebbe stato deciso in un incontro segreto con la decisione finale del papa di mettere tutto sotto silenzio e di occultare un'invenzione che avrebbe potuto e potrebbe procurare effetti non prevedibili per la storia e l'esistenza stessa dell'umanità. La macchina consentirebbe ad esempio di conoscere fatti appena avvenuti e quindi le decisioni segrete di altri governi. Chi la possedesse sarebbe il padrone del mondo perché non ci sarebbe più spazio per l'imprevedibile e ogni decisione gli sarebbe nota. Ernetti si adeguò alla volontà superiore, ma quanto aveva già detto e scritto non fu dimenticato del tutto e, in più, non si interruppero confessioni e rivelazioni private dello scienziato allo stesso Brune.

 

 

Esiste veramente?


La Macchina sarebbe stata visionata, al momento dell'invenzione, dal papa Pio XII e dal Ministro degli Interni del governo italiano. Da questo incontro sarebbe derivata la decisione di smontarla e occultarla. Ernetti avrebbe dato una prova della scoperta registrando Ernetti una rappresentazione presso il tempio di Apollo del 'Thyestes', opera scritta da Ennio Quinto intorno al 170 a.C.. La tragedia di Quinto Ennio (Lecce 239 a.C. - Roma 169 a.C. ca.) è conosciuta per frammenti, ma Ernetti - grazie alla messinscena di circa 2000 anni fa - avrebbe ricostruito le parti mancanti trascrivendole sulla base della trasmissione del cronovisore. A quanto pare, il pezzo letterario di Ennio (ed Ernetti) fu studiato da un celebre latinista, il quale ritenne falsa la trascrizione per incongruenze linguistiche non compatibili con lo stile del tragediografo leccese. Sono tutti elementi da verificare, ma probabilmente non sarà mai possibile farlo.

 

E' possibile costruire una macchina del tempo?

 

In teoria un apparecchio con antenne potrebbe captare residui energetici di materia del passato: qualcosa di simile al sistema degli astronomi per osservare il collasso delle stelle. Si è scritto pure che uno strumento dello stesso tipo è in via di sperimentazione negli Stati Uniti. Rimangono tanti dubbi. Perchè Enrico Fermi e Werner Von Braun non hanno mai accennato (neppure ad un amico, in confidenza) di aver partecipato ad un progetto tanto ambizioso? Perché il governo italiano - coinvolto in accordi segreti - avrebbe dovuto accantonare l'idea di un utilizzo sicuramente favorevole? Perché la trascrizione del "Thiestes" non fu sottoposta a controperizie, dopo il primo responso negativo?

Forse, ancora per un po', dovremo attendere perché si veda veramente all'opera un cronovisore. E forse dovremo attendere la scoperta di una Macchina del Tempo ancora più accattivante: quella capace di viaggiare anche nel passato e nel futuro, quell'illusione che per ora ci viene offerta soltanto dal cinema.

 

l'uomo venuto dal futuro

 

© testi e grafica di: leonardo d'erasmo

 

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